
IL SINDACO DI CARPI BELLELLI CONTINUA A PARLARE …D’ALTRO.
Ma intanto il presidente di Confindustria Emilia, il carpigiano Valter Caiumi, sostiene che un ulteriore lock down sarebbe insopportabile e sancirebbe la chiusura di molte ditte per cui è necessaria l’apertura di tutte le attività industriali, artigianali, commerciali e dei servizi perchè più passa il tempo più aumenta il rischio gravissimo di licenziamenti e disoccupazione. L’altro imprenditore modenese, Emanuele Orsini, divenuto vice presidente nazionale di Confindustria ha aggiunto che siamo di fronte ad uno stato confusionale da parte del Governo, ad un ritardo nella tempistica di riapertura delle attività, alla mancanza di liquidità alle imprese come era stato promesso. I sindacati dal canto loro aggiungono che per la cassa integrazione c’è chi non ha visto ancora un euro dopo due mesi, che le banche faticano a prestare soldi a chi ne ha necessità, che è necessario che il Governo garantisca liquidità alle imprese già indebitate per evitare la loro chiusura. Confcommercio, Confesercenti, Cna e Lapam ripetono ogni giorno che di questo passo molti negozi, bar, ristorante anche del nostro Comune chiuderanno definitivamente perchè affitti, tasse, bollette e tributi gravano sulle attività anche se temporaneamente chiuse. Cna Federmoda definisce poi comica se non fosse tragica l’imposizione governativa del prezzo a 50 centesimi delle mascherine prodotte dalle nostra aziende di abbigliamento (che non coprono minimamente i costi di produzione) nel momento in cui il Governo elogia l’importanza del made in Italy. E per ultimi si sono mossi anche i giostrai carpigiani , che hanno una lunga tradizione nelle nostre zone, che si ritengono dimenticati da Comune, Regione e Governo e chiedono di essere considerati e ascoltati per fare conoscere la loro triste condizione e lo stato di crisi dopo la chiusura forzata delle loro attività.E non vorremmo mettere il dito nella piaga ricordando ad Alberto Bellelli quanto hanno detto negli ultimi giorni due autorevoli esponenti del suo partito, il Pd, Casini e Cacciari che hanno definito questo Governo inadeguato ad affrontare una crisi economica come l’attuale mentre Renzi ha detto che nessuno ha dato al premier Conte i pieni poteri come egli si è preso in barba alla Costituzione.
E’ troppo chiedere al sindaco di rispondere a questi accorati appelli e a queste richieste di chiarimenti della gente di Carpi nel corso delle sue quotidiane conferenze? E di prendere il coraggio di muovere anche critiche all’operato del Governo Conte come hanno già fatto dirigenti del suo stesso partito?
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