
Il Centrodestra critica dopo le dimissioni di Bellelli
«C’è chi vuole piena autonomia e chi insiste con Hera»
«Bassa e Carpi
sempre più divise
sul futuro
del gigante Aimag»
Serena Arbizzi/ MIRANDOLA«La questione Aimag sta mettendo in evidenza più che mai le divisioni all’interno del Centrosinistra e in particolare del Pd». Questa la posizione dei consiglieri Giorgio Cavazzoli, Stefano Venturini delle liste civiche di centrodestra Area Nord, di Annalisa Arletti, Pietro Santonastasio e Marian Lugli di Fratelli d’Italia. «Sul destino di Aimag le spaccature all’interno del Pd e del Centrosinistra sono oramai evidenti nell’area “Terre d’Argine” e nell’Area Nord – affermano i consiglieri – Il sindaco di Carpi Bellelli ha rassegnato le dimissioni da presidente del patto di sindacato dei sindaci dei comuni soci di Aimag e invece di essere sostituito un sindaco di Centrosinistra al suo posto è stato eletto Fabio Zacchi, con un passato da vicecoordinatore del Pdl (Forza Italia); sindaco che dovrà eventualmente essere rieletto nel giugno del prossimo anno. Zacchi vinse le elezioni nel 2016 con uno scarto di soli 3 voti e chissà come mai i sindaci hanno scelto l’unico che tra di loro che scadrà tra poco più di un anno?». I consiglieri Arletti, Santonastasio, Lugli, Venturini e Cavazzoli sono a dir poco preoccupati circa il futuro della multiutility: «Le evidenti lotte intestine al Pd – da una parte Carpi, Novi e Campogalliano, e forse Soliera che sarebbero d’accordo affinché potesse terminare il percorso iniziato a suo tempo dall’ex sindaco Campedelli e oggi portato avanti da Bellelli, con la benedizione del presidente della Regione Bonaccini e dal suo sottosegretario Baruffi, dall’altra i comuni della Bassa ancora governati dal centrosinistra capitanati da Palma Costi i quali farebbero di tutto per evitare che Aimag venisse veduta ad Hera». «È anche evidente che l’atteggiamento tenuto da Bellelli di Carpi, insieme a Novi e Campogalliano, sulla nota vicenda Unieco Ambiente, ossia la richiesta di ulteriore documentazione sull’eventuale “affare” per meglio comprendere quale sarebbe stato l’impatto su Aimag a fronte dell’eventuale acquisizione del ramo di azienda della “fallita” Coop rossa Unieco – proseguono – ha messo in difficoltà la dirigenza di Aimag ed in particolare la presidente Borghi che si vocifera potrebbe essere sostituita da qualche politico del Pd che non è stato eletto». I consiglieri di Fratelli d’Italia e delle civiche di centrodestra Arletti, Santonastasio, Lugli, Venturini e Cavazzoli sottolineano la loro ferma contrarietà alla vendita di Aimag a Hera, «già più volte ribadita ed intendono ripetere che compito della politica è di dare un indirizzo strategico e non entrare nel dettaglio tecnico di operazioni industriali, come continua a fare il Pd ed il centrosinistra». Sul caso Aimag interviene anche il consigliere leghista carpigiano Giulio Bonzanini: «È con piacere e speranza di un concreto cambio di passo, che apprendiamo la notizia dell’elezione di Fabio Zacchi a nuovo presidente del patto di sindacato di Aimag – rimarca Bonzanini – L’attuale sindaco di Poggio Rusco, infatti, in linea con quanto hanno espresso la maggioranza dei Comuni soci, confidiamo possa seguire quella linea che vuole per la nostra multiutility un progetto di crescita basato, se non sulle proprie forze, quanto meno sulla collaborazione con realtà imprenditoriali che abbiano a cuore il nostro territorio, mantenendo una compartecipazione pubblica. Il rischio infatti che la privata e ben più grande Hera stia all’angolo, pronta incrementare la propria influenza in Aimag, è concreta ed è fonte di grande preoccupazione per chi, come noi del gruppo consiliare Lega, ha a cuore la salute e il futuro di un patrimonio, quello della multiutility, pubblico e quindi legato a tutta la comunità, anche e soprattutto quella carpigiana e dell’Unione delle Terre d’Argine che ne rappresentano la percentuale maggiore». —


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