
Parlare di patrimoniale è una bestemmia? No, di certo. Pensare che possa colpire il conto corrente entro Natale un errore? La speranza che questa ennesima tassa sui nostri risparmi possa lasciarci in pace, probabilmente inizia ad essere solo una vana speranza. Se ne parla troppo e viene continuamente annunciata: un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova.
Parlare di patrimoniale è una bestemmia? No, di certo. Pensare che possa colpire il conto corrente entro Natale un errore? La speranza che questa ennesima tassa sui nostri risparmi possa lasciarci in pace, probabilmente inizia ad essere solo una vana speranza. Se ne parla troppo e viene continuamente annunciata: un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. Non ci serve scomodare Agatha Christie, per iniziare ad avere il sospetto che prima poi la patrimoniale ci colpirà.
Di certo, oggi come oggi, parlare di patrimoniale non è certamente una bestemmia. Per poterlo affermare ad alta voce, basta guardare ed osservare cosa sta accadendo nel nostro paese. Poi, sicuramente, sarebbe una misura che non colpirebbe tutti gli Italiani, non andrebbe ad intaccare il conto corrente di tutti, ma solo una di piccola parte di risparmiatori. Qualche migliaio di persone. In sintesi sono riassumibili in questo modo le parole di Vincenzo Visco, ex Ministro delle Finanze, intervistato dalla trasmissione L’Italia s’è desta su Radio Cusano Campus.
Conto corrente: tutti pronti per la patrimoniale?
La domanda, che effettivamente dobbiamo porci in queste ore frenetiche, è se in realtà siamo pronti ad una patrimoniale. Non importa che venga addebitata direttamente sul nostro conto corrente o se trovano altri metodi per farcela pagare. Il dibattito pubblico su una sua eventuale introduzione si fa sempre più acceso e la sorpresa potrebbe arrivarci, prima o poi.
In una situazione come questa – ha spiegato Vincenzo Visco – un’imposta su chi ha di più sarebbe ben accolta da tutti. In Italia riguarderebbe alcune migliaia di persone, ma poche.
Giusto per confermarci che la strada potrebbe essere proprio questa, ossia quella di tassare le persone, Visco ci ha ricordato che, una recente sentenza della Corte Costituzionale, ha confermato che il prelievo di solidarietà che viene applicato sulle pensione più alte è corretto. Non c’è alcun motivo per toglierlo. Se sono stati tartassati i pensionati, perché non si può fare la stessa cosa con i ricchi?
Io penso che piuttosto che prendersela con i pensionati, prendersela per una volta con i ricchi non sarebbe sbagliato – ha aggiunto Visco -. La crisi avvantaggia i più ricchi.
Una bestemmia? No, la patrimoniale non lo è!
Ma torniamo decisamente a dedicarci alla patrimoniale. Visco ha lanciato il suo sguardo oltre oceano e si è soffermato ad osservare quanto sta accadendo negli Stati Uniti. La senatrice Elizabeth Warren vorrebbe introdurre una patrimoniale annua del 2% sui patrimoni che superino i 50 milioni di dollari. Nel caso in cui il patrimonio superi il miliardo, la tassazione passerebbe al 3%. Il ragionamento che Visco effettuata in questo momento è abbastanza evidente.
L’introduzione dell’imposta patrimoniale non è una bestemmia come sembra qui in Italia – ha evidenziato Visco -. E’ un’imposta commisurata alla ricchezza del contribuente anziché al reddito o al consumo. Questa è più o meno l’imposta sulle grandi fortune che c’era in Francia ed ha avuto una sorte travagliata, finché Macron ha deciso di sopprimerla perché succedeva che i ricchi francesi portavano i loro capitali in Svizzera.
Secondo Visco sarebbe preferibile una tassa secca sul patrimonio di tipo generale, ma che si applicasse a tutti applicando delle aliquote più basse. L’economista ritiene poi che tutti i dati italiani starebbero confermando che gli effetti della crisi del 2009 e quella che è in atto in questi giorni si starebbero volgendo a favore dei ricchi. Se le banche centrali continuano a riempire l’economia di liquidità si andrà unicamente a sostenere le Borse e quanti hanno investito in Borsa non sono sicuramente poveri.
Visco ritiene che non sia corretto prendersela con le tasse, perché ci permettono di condurre una vita decente. Grazie a loro possiamo avere la sanità, l’istruzione e
si dovrebbe evidenziare ad ogni cittadino quando costa ognuno di questi servizi pro capite e quanto ognuno paga, io lo manderei a casa di ogni cittadino ogni anno.
Patrimoniale: tutti i precedenti
In questi ultimi mesi il tema della patrimoniale torna sempre di moda. Non importa se si pensi di addebitarla direttamente sul conto corrente o quale strada si voglia percorrere per andare all’incasso. Tra i fan della patrimoniale c’è anche Carlo De Benedetti, che nel corso della scorsa estate aveva evocato con una certa insistenza l’esigenza di inserire la patrimoniale. L’obiettivo, in quel caso, sarebbe stato quello di risolvere il problema delle diseguaglianze sociali. De Benedetti aveva parlato di una tassazione sul patrimonio dello 0,8% annuo, che sarebbe servito per mettere a segno un importante punto nella risoluzione delle diseguaglianze.
SPERIAMO SIA SOLO SUGGESTIONE . . . . DOPO LA PANDEMIA CI MANCHEREBBE ANCHE IL “PRELIEVO” FORZATO!!!!
Ad majora
G.
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