
Il 5 per mille, di cui mi onoro di essere uno dei promotori insieme all’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà, è stato pensato per la libera iniziativa sociale dei cittadini e delle loro forme associative, non per le istituzioni: per chi fa volontariato, solidarietà, ricerca, sport dilettantistico, per chi si occupa della salute e dell’assistenza dei tanti che hanno bisogno di aiuto nel nostro Paese.
Lo dico con tutta la simpatia che provo per le Forze dell’Ordine e per le Forze Armate, per il loro ruolo e per il loro contributo alla sicurezza, alla libertà e alla vita democratica della nostra società:
un Paese serio non ha bisogno della generosità dei cittadini per finanziarle.
Si tratta di compiti istituzionali per i quali c’è, e basta e avanza, la fiscalità generale.
Uno strumento è efficace se è usato per lo scopo per cui è nato, non va stravolto, annacquandolo e diminuendo le risorse per quel variegato mondo no profit che è una delle ricchezze umane e comunitarie che rende più bella l’Italia.
Faccio appello a tutti i membri dell’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà perché si impegnino per fermare alla Camera dei deputati questa proposta purtroppo già approvata dal Senato.
Vogliamo dare più soldi alle Forze armate e alle Forze dell’Ordine? Facciamolo apertamente non con un gioco delle tre carte ingannando la generosità degli italiani.
#torniamoafarePolitica
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