
Trovata l’intesa dopo mesi di difficili negoziati e nonostante il voto contrario dell’Ungheria e l’astensione di Olanda e Austria.
I ministri dell’Energia dei Paesi dell’Unione Europea hanno concordato un tetto massimo per il prezzo del gas: lo ha annunciato su Twitter un portavoce della Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno dell’Unione.
L’Ungheria ha votato contro l’intesa mentre Olanda e Austria si sono astenuti. È però stata raggiunta la maggioranza qualificata necessaria all’approvazione. La Germania, che aveva espresso i suoi timori nelle scorse settimane, alla fine ha invece votato a favore.
Fonti europee hanno indicato che i ministri dell’Energia hanno fissato un “price cap” per il gas a quota 180 euro/Mwh, ben più basso dei 275 euro proposti a novembre dalla Commissione europea.
Secondo il documento visionato dall’agenzia Reuters il tetto potrà scattare dal 15 febbraio prossimo e non si applicherà alle transazioni over-th-counter.
A quanto si apprende da fonti europee il differenziale del prezzo al Ttf con gli indici di riferimento globali viene fissato, come previsto nell’ultima proposta della presidenza ceca, a 35 euro. I giorni necessari – in cui il prezzo deve superare i 180 euro a megawattora – perché scatti il meccanismo di
L’accordo fa seguito a settimane di colloqui sulla misura di emergenza che ha diviso i governi europei.
“E’ la vittoria dei cittadini italiani ed europei che chiedono sicurezza energetica. E’ la vittoria dell’Italia che ha creduto e lavorato per raggiungere questo accordo”. Questo il commento del ministro di ambiente e sicurezza energetica Gilberto Pichetto.
ad maiora . . . .
GC
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