Carpi, Albertina Voli Zirondoli è stata proclamata venerabile

momento la preghiera rivolta a lei, Serva di Dio, era di carattere personale, privato, poiché non era ancora ammesso il culto pubblico. Ora invece quest’ultimo è ammesso, si possono quindi esporre immagini di Albertina alla venerazione nelle chiese e si possono svolgere momenti di preghiera pubblici. Il passo successivo è l’attesa di un miracolo, ottenuto per la sua intercessione, perché sia proclamata Beata. Siamo, per fare un paragone, allo stesso punto della causa di beatificazione di Mamma Nina. Quindi, due venerabili, entrambi donne, per la nostra Diocesi. Al momento – conclude don Malavasi – si sta lavorando perché la salma di Albertina possa essere traslata a Carpi””

Breve biografia

Nata a Carpi il 1° luglio 1901, Albertina Violi sposò a 23 anni Livio Zirondoli e fu madre di Alfredo, che poi divenne medico e sacerdote. Molto conosciuta per la sua attività di insegnante, che esercitò nella scuola pubblica e privatamente fino a settant’anni, manifestò una grande capacità di educatrice. Durante la seconda guerra mondiale e nel dopoguerra si dedicò ad opere di assistenza e in particolare alla promozione spirituale, umana e culturale delle giovani. Prima presidente del Cif (Centro Italiano Femminile) a Carpi, organizzò doposcuola per bambini e ragazze, scuole per maestre d’asilo e vigilatrici di colonie, soggiorni estivi in montagna e al mare, corsi di economia domestica. L’incontro negli anni ‘50 col Movimento dei Focolari (Opera di Maria) aprì una nuova dimensione spirituale alla sua vita. Suscitò varie vocazioni maschili e femminili. Morì a Roma il 18 luglio 1972, dopo mesi di sofferenze, confortata dalla presenza di Chiara Lubich, che accolse la sua consacrazione a Dio nell’Opera di Maria.

Ad maiora

G.C.

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